Turover indagato in Svizzera



Il superteste del Russiagate accusato da un imprenditore: "Si è preso i miei soldi"

 


GINEVRA - Il supertestimone del "Russiagate" rischia di dover rispondere dell'accusa di appropriazione indebita. Secondo il giornale svizzero Blick, Felipe Turover, il faccendiere russo-ispano-israeliano che con le sue rivelazioni ha fatto esplodere lo scandalo su tangenti e riciclaggio a Mosca, è stato denunciato da un investitore russo: questi lo accusa di aver fatto sparire i capitali affidatigli quando il giovane finanziere d'assalto lavorava alla Banca del Gottardo. E la procura di Zurigo ha ora aperto un'inchiesta a carico di Turover.
Il procuratore distrettuale Werner Michel ha detto di aver già interrogato Turover. Blick riferisce che il superteste avrebbe sottratto all'investitore centinaia di migliaia di franchi svizzeri, ossia svariate centinaia di milioni di lire. Alla Banca del Gottardo, dove ha lavorato fino al 1996, il finanziere si occupava della gestione dei fondi depositati da personalità russe.
Per questo suo ruolo, Turover era bene informato sulle fughe di capitale dalla Russia all'Occidente e dei nomi spesso eccellenti associati a questi movimenti. Si occupava anche di recupero crediti e di consulenze per i contratti con i paesi della ex Urss. Uno di questi riguardava proprio la Mabetex di Pacolli, società con sede in Svizzera, e i suoi affari con la Banca del Gottardo, istituto di Lugano con ramificazioni in Lussemburgo, Bahamas e Hong Kong.
Le rivelazioni sul "Russiagate" hanno già procurato a Turover alcune querele per calunnia, prima tra tutte quella di Pacolli, che ha più volte negato di aver versato tangenti per i lavori del Cremlino e di essersi accollato i conti delle carte di credito del presidente Boris Eltsin e delle sue figlie. Due settimane fa Turover disse che lo scandalo era solo agli inizi e le notizie uscite nel frattempo sembrano dargli ragione. La denuncia che lo ha colpito, tuttavia, potrebbe ora ridimensionare il suo ruolo di supertestimone. Per questo non si esclude che il misterioso investitore, di cui Blick non fa il nome, sia stato manovrato da Mosca.