Il Russiagate si allarga ancora
dalla Svizzera nuove prove

 



Collegamento diretto tra le mazzette Mabetex e il riciclaggio della Bank of New York


MOSCA (a.s.) - Vladimir Putin non ha neanche avuto il tempo di mostrare la sua soddisfazione per l'esito della missione di un team di investigatori russi negli Stati Uniti, che una doccia fredda s'è abbattuta sul premier. Secondo il magistrato ginevrino, Daniel Devaud, gli inquirenti svizzeri hanno trovato collegamenti precisi tra lo scandalo Mabetex, le bustarelle che sarebbero state pagate dall'imprenditore albanese Pacolli al Cremlino per la ristrutturazione di uno dei palazzi presidenziali, e lo scandalo dei miliardi di dollari sospetti riciclati alla Bank of New York. In un'intervista all'agenzia Reuter, il magistrato ha anche denunciato che la cooperazione con le autorità russe per chiarire questi casi "è lenta e incompleta".
A rendere ancora più treso il clima a Mosca è arrivata la minaccia del leader guerrigliero islamico Shamil Basaev che ha affermato: "Se la Russia continuerà a bombardare la Cecenia, il battaglione Chamid ("i martiri della fede") farà parlare di sé".
Sul Russiagate è ormai difficile non vedere un nesso tra le dichiarazioni trionfalistiche di Putin e le accuse del magistrato. Sta di fatto che, dopo aver riferito a Eltsin sul rapporto ricevuto da un gruppo d' investigatori "ad alto livello" inviati in America per aprire un dialogo con i loro colleghi d'Oltreoceano sullo scandalo esploso intorno al presunto riciclaggio di 10 miliardi di dollari provenienti dalla Russia presso la Bank of New York, il premier s'è affrettato a incontrare la stampa. "Fortunatamente - ha detto Putin - l'informazione apparsa sui media sul lavaggio di capitali russi attraverso la Bank of New York non è stata confermata".
A metà mattinata, un altro protagonista del Russiagate, il procuratore Skuratov era intervenuto per far sapere di aver rifiutato l'invito ricevuto dal Congresso Usa a deporre sul caso degli aiuti del Fondo monetario internazionale distratti a favore di un gruppo di banche russe e straniere. Ritenendo d'essere ancora, a tutti gli effetti, il Procuratore generale della Federazione russa, benché sia stato sospeso da Eltsin già da mesi, Skuratov ha voluto far sapere che la sua carica gli impediva di partecipare ai lavori del Parlamento di un altro paese.
Ma ecco che, a sera, quella stessa magistratura svizzera che ha collaborato proficuamente con Skuratov ha svelato nuovi scenari dello scandalo. "Temo che quest'inchiesta si allarghi", ha detto il procuratore Devaud. "Per noi è chiarissimo che vi sono legami tra certi conti congelati in Svizzera (in conseguenza dell'affare Mabetex, ndr) e il caso della Banca di New York". Il magistrato non ha spiegato che tipo di legami né ha precisato di quali conti si tratti. Ma si sa che la magistratura svizzera ha congelato conti intestati al tesoriere del Cremlino Pavel Borodin, ai suoi familiari e ai suoi più stretti collaboratori, più quelli intestati ad alcune personalità politiche.
Anche se il Cremlino ha a più riprese negato ogni coinvolgimento nell'affare Mabetex, è la prima volta che un magistrato svizzero collega direttamente lo scandalo delle bustarelle con quello del riciclaggio.